mercoledì 23 novembre 2011

Olocausto e negazionismo

Molti sono gli esempi dal '48 in poi di persone che hanno cercato di negare l'olocausto. Ma sono essi dei pazzi? O forse le loro tesi hanno un fondo di verità? Certamente io, come nessuno, non posso dare la risposta a questa domanda, infatti in questo articolo vi spiegherò solamente cosa essi contrastano nella tradizionale visione dell'olocausto.
Cominciamo dicendo che il negazionismo dell'olocausto è reato in molti paesi e questo è visto dai negazionisti come limitazione della libertà di pensiero e di parola che dovrebbe essere alla base di tutte le costituzioni.
Le tesi negazioniste sono divise in: esistenza di camere a gas, esistenza forni crematori, assenza di testi scritti in contrapposizione con la Germania burocratica di allora.

Le camere a gas.
Lo zyklon B (acido cianidrico) è il gas usato nelle camere a gas nei campi di concentramento.
Secondo i negazionisti vicino Auschwitz (il più famoso fra i campi di sterminio) vi era una cisterna di gas per rifornire la cittadina di Auschwitz stessa. Ai tedeschi, sempre secondo il negazionismo, questo gas sarebbe costato molto di meno e avrebbe ucciso comunque. L'uso dello ziklon B, invece, sarebbe stato usato come pesticida, essendo molto diffuse le epidemie di tifo (50.000 è il numero degli ebrei morti una volta liberati dagli inglesi a causa di queste epidemie), e non per le camere a gas che non ci sarebbero invece mai state. Nel processo fatto ad  alcuni generali tedeschi dopo la guerra essi avrebbero dichiarato che entravano appena dopo la morte degli ebrei nelle camere a gas per levarli, mangiando e fumando. Secondo molti revisionisti, soprattutto secondo Faurisson, questo non era possibile poiché lo   zyklon sarebbe stato molto nocivo al tatto e la sigaretta avrebbe causato, invece, un esplosione. Inoltre le camere presentate  ad Auschwitz non avrebbero la giusta composizione per essere realmente camere a gas (tesi sostenuta anche dal tradizionalista Conan) e sulle pareti non vi sarebbero tracce di zyklon B che invece sarebbe rimasto sui cadaveri fino ai giorni nostri (sui cadaveri usato per disinfestare e per evitare le epidemie). Faurisson fu condannato dopo un processo. L'intero processo si può trovare facilmente in rete.

(nel proseguo dell'articolo parlerò delle tesi negazioniste sui forni crematori e sulla mancanza di testi scritti riguardo all'olocausto)

1 commento:

  1. Quelli che negano l'olocausto mi fanno schifo... BHA!

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